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Excerpt from Storia della Letteratura in Italia, Vol. 2: Ne' Secoli Barbari
Cio che assai bizzarro potra sembrare oggidi, e il modo onde le universita nostre ordinavansi. Valga l' esempio di quella di Ravenna. Ove dopo infinite ricerche il comune eleggeva nel 1272 a professore di diritto il giovane Pasio della Noce bresciano, cui fa ccasi, come a capitano di ventura, giurare di condurre per s. Michele, coll' obbligo d' assidua stanza in citta, una mano di trenta scolari, niun de' quali romagnolo d'origine o di condizione servile 0 gia studente leggi in Ravenna. Ciascun d' essi dovea per il giorno di s. Luca trovarsi in citta, e possedere il libro che si sarebbe chiosato in iscuola. Che se per avventura alcun d' essi avesse dovuto tor dal comune denari a prestanza, questi gli avrebbe concesso, s' ci fossenato di qua dai monti, ventitre lire ravignane, trenta se fuori d'italia. E il Pasio fu costretto a giurare che nei giorni ed ore a cio deputate, avrebbe letto il libro sino alla fine, zelato l'incremento dello studio, non dati consigli palesi od occulti a danno d' alcun ravennate, e difese anche gratuitamente le ragioni del comune. Il di lui annuo stipendio tassavasi a L. 150.
Altrove altre norme s' usavano, e quali esse fossero in Firenze a mezzo il secolo XIV, l'abbiamo da Matteo Y_illani, (e'-dagli statuti e dai documenti teste pub blicati dal Gherardi. Valicata la mortalita, dice il cronista, e rassicurati alquanto i cittadini che avevano a governare il comune, volendo trarre gente alla nostra citta in fama e in onore, e dare materia a savi cittadini di essere scienziati e virtuosi, con buono consiglio il comune provide e mise in Opera che in Firenze fosse generale studio di cadauna scienza, di legge canonica, di civile e di teologia. Ed a cio fare s' ordino - ufficiali e la moneta che bisognava ad avere i dottori delle e piuvicossi lo studio per tutta e mandato il comune al papa e a' car dinali a impetrare privilegio di potere commentare in Firenze in caduna facolta di scienze ed avere l'immunita ed onori che hanno gli altri studi gene rali di santa Chiesa, il papa Clemente VI con. Suoi fratelli cardinali concedettero al nostro comune pri vilegio che nella citta di Firenze si potesse dottorare e maestrare in teologia e in tutte le facultadi delle scienze generalmente, e attribui tutte le franchigie ed onori al detto studio che piu pienamente avesse da santa Chiesa Parigi, Bologna o alcun altra citta di cristiani.
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