Publisher's Synopsis
"La più letale organizzazione terroristica d'Europa occidentale." Così l'intelligence tedesca definì la Rote Armee Fraktion, conosciuta anche come banda Baader-Meinhof, responsabile di 33 omicidi, decine di feriti e un'ondata di violenza che sconvolse la Germania per quasi tre decenni.
Questo libro ricostruisce con precisione giornalistica e senza filtri ideologici la parabola completa della RAF: dalla contestazione studentesca del '68 all'incendio dei grandi magazzini di Francoforte, dalla liberazione di Andreas Baader che segnò la nascita ufficiale del gruppo all'Offensiva di Maggio del '72, fino agli "anni di piombo" dell'Autunno Tedesco, con il sequestro dell'industriale Hanns Martin Schleyer e il dirottamento del volo Lufthansa "Landshut".
Attraverso una narrazione cronologica e dettagliata, seguiamo l'evoluzione delle tre generazioni di terroristi che, tra il 1970 e il 1998, sfidarono lo stato tedesco in nome di un'ideologia sempre più vuota e nichilista. Dai fondatori carismatici come Andreas Baader, Ulrike Meinhof e Gudrun Ensslin, passando per la spietata seconda generazione di Brigitte Mohnhaupt e Christian Klar, fino alla misteriosa terza generazione responsabile degli omicidi del banchiere Alfred Herrhausen e del dirigente Detlev Rohwedder.
Una cronaca critica che presenta i fatti nella loro cruda realtà gli attentati dinamitardi, i sequestri, le esecuzioni, gli scioperi della fame, i suicidi (o presunti tali) della "notte di Stammheim", le controversie mai risolte. Ma anche la risposta di una democrazia che ha saputo difendersi senza tradire i propri valori, dal GSG-9 che liberò gli ostaggi a Mogadiscio fino al dibattito sulla riconciliazione con gli ex terroristi.
Ogni capitolo ricostruisce un periodo cruciale: dalle origini nel contesto della Germania post-bellica, passando per il processo di Stammheim, il drammatico Autunno Tedesco del 1977, gli anni di piombo della terza generazione, fino al declino e allo scioglimento ufficiale nel 1998. L'epilogo segue il destino dei sopravvissuti, terroristi e vittime, in un paese che ancora fa i conti con questa eredità traumatica.
Chi erano davvero questi giovani della classe media che scelsero la violenza terroristica? Come riuscirono a tenere in scacco uno degli stati più potenti d'Europa? Perché, nonostante i loro crimini efferati, la RAF ha continuato a esercitare un certo fascino nell'immaginario collettivo?
Il volume, arricchito da tre appendici dettagliate (cronologia delle azioni, profili dei membri principali e elenco delle vittime), offre una visione completa di quello che il ministro degli Interni tedesco definì "la più grande sfida alla democrazia dalla fine del nazismo".
Una lettura essenziale per comprendere non solo un capitolo fondamentale della storia tedesca del dopoguerra, ma anche le dinamiche del terrorismo ideologico, la fragilità delle democrazie di fronte alla violenza politica e la sottile linea tra protesta legittima e deriva eversiva.
In un'epoca in cui nuove forme di estremismo tornano a minacciare le società occidentali, la storia della RAF offre lezioni preziose su come una democrazia possa e debba rispondere alla sfida terroristica, e su come l'ideologia possa trasformare giovani idealisti in spietati assassini.
Questo libro è un affresco della Germania del dopoguerra, delle sue contraddizioni e dei suoi fantasmi, del difficile confronto con il passato nazista e del traumatico inserimento nel blocco occidentale durante la Guerra Fredda. È la cronaca di una generazione che, nata dopo Hitler, credette di vedere nei propri padri e nelle istituzioni democratiche i semi di un nuovo fascismo, e scelse la violenza come risposta.
"Rote Armee Fraktion - La banda Baader Meinhof: Cronaca degli anni di piombo del terrorismo tedesco" è un'opera indispensabile per chi vuole comprendere le radici della violenza politica contemporanea.