Publisher's Synopsis
"In questo libro non ci chiederemo se Dio esista o non esista, ma unicamente se il cristianesimo faccia bene o male all'uomo".
Che male c'è nel mettersi in ginocchio a pregare quando si sente un'ambulanza? Cosa c'è di sbagliato nel confessare i propri peccati ogni mese? E come si può attaccare il comandamento dell'amore, "fai agli altri quello che vorresti facessero a te"?
Al posto di digressioni storiche e approfondimenti teologici, che comunque in una certa misura sono risultati naturali, ho ritenuto di puntare i fari sul modo in cui il cristianesimo, quello cattolico in particolare, influenza la nostra vita nel quotidiano, si annida nei pensieri più piccoli e apparentemente insignificanti, nella visione del mondo e delle cose intorno a noi, nelle relazioni, e così via. L'esito di questo confronto non è scontato: certamente la perdita della fede sarà una possibilità, così come l'ascesa ad una fede più consapevole, o il rifiuto soltanto di alcuni suoi aspetti che non riusciranno più ad essere trangugiati in silenzio.Uscire dal tunnel del cristianesimo significa tornare a giocare. Come facevamo da bambini. Tornare a correre e ridere, scherzare e urlare, prima che tutto si incupisse in un mondo bianco e nero, diviso tra bene e male, giusto e sbagliato, posso e non posso. Significa tornare padroni del nostro corpo e della nostra vita, gli unici beni che veramente abbiamo (e che nessuno ci deve portare via).