Publisher's Synopsis
Excerpt from Opere in Versi e in Prosa del Conte Gasparo Gozzi Viniziano, Vol. 8
TG Mi mostrati, e la terra e degli abissi Fin le nude ombre, ed i più cupi fondi, E dall' alto gridasti': Pennelleggia Imitatose. Agi' infiniti aspetti Posto in mezzo temei come la prima Volta uscita del nido rondinetta L' ampio orror dell'olimpo intorno teme Ma chi creder potea che farmi inganno Dovesse Apollo? Ricercai boscaglie, Pensoso imitator, segrete stanze Incoronate di verdi erbe fonti Me medesmo obbliai; colla man valsi La n0tte e il di sceltissimi quaderni Di gran Maestri; e di defunti corpi Venemi chiari'nomi, e vivi ingegni Qual d' edifizio diroccato sbuca Fuor di sfasciumi e calcinacci il Gufo, Alfine uscii: poche parole, e agli usi Male acconce del mendo in sulla lingua Mi suonarono in prima. Omero e Dante Dalla chiusa de' denti uscirmi spesso Lasciai con lande: Oh di' qual tomba antica. Agi questo di morti e fracidumi Tisico lodatore udii d' intorno Zufolarmi, ed ilsuon di larghi intesi Sbignazzamenti, e vidi atti di be?è. N' andai balordo: e di saper qual fosse Bramai 'di nuovo la poetic'arte Di cui mal chiesto avea forse ad Apollo. Seppilo infine Poesia novella.
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