Publisher's Synopsis
La vita di un italiano figlio di un connubio nord-sud, Veneto - Sicilia, sempre combattuta tra culture diverse, tra arte e scienza, tra precarietà e posto fisso, in continuo rinnovamento ma salda nei suoi principi e convincimenti. Un rapporto difficile con i cosiddetti "poteri forti", sempre che si sappia quali siano i veri "poteri forti". Una vita simile al purè, che si fa amare senza essere celebrato, considerato, elogiato o legato al potere intoccabile dei "piatti forti", sempre che si sappia quali siano i veri "piatti forti". Un backstage del buono e cattivo della sanità pubblica italiana con un riferimento fisso per pazienti e operatori: il purè dell'ospedale. Vari sono i motivi che possono spingere una persona a scrivere la propria autobiografia: una disgrazia, la possibilità di tramandare la propria storia, uno o più cambiamenti di vita. I miei cambiamenti sono stati radicali, diversi e hanno delle motivazioni ben precise che ho spiegato più volte superficialmente a chi mi chiedeva "perché?". Ho cercato allora di andare più a fondo, recuperando quasi tutto ciò che sarebbe potuto andare perso. E quest'autobiografia, scritta denudando me e il mio passato senza alcun pudore, è rivolta a tutti quelli che mi chiedono "perché" una persona cambia mestiere dopo una lunga carriera di medico in prima linea con posizioni di alta responsabilità. Soprattutto può servire di monito a qualche giovane che si perde per strada, non trova la sua via, si scoraggia per qualche sconfitta bruciante. Le sconfitte fanno parte delle vittorie. E il male, soprattutto rappresentato dai poteri forti, dalle carriere di faccendieri che non meritano la posizione che occupano e da tanto altro celato nell'ombra di ambienti insospettabili, si deve combattere con ogni mezzo lecito, quotidianamente, con tanta pazienza e perseveranza. La lotta tra il bene e il male non si combatte con grandi eserciti ma con ogni singola vita (Storia d'inverno di Akiva Goldsman 2014). La vita di mio padre siciliano, Letterio, figlio di una terra che non lo ha mai amato e adottato da un Veneto che lo ha accolto con difficoltà. La vita di mia madre veneta, Nives, con un profondo desiderio di emancipazione che non si è mai realizzato. La vita del loro figlio, la mia, vissuta cercando sempre di bilanciare due culture molto diverse seppure appartenenti alla stessa Italia, dividendomi tra il posto fisso declamato da entrambi e un'esigenza artistica mai dimenticata. Una galleria di personaggi che ruotano intorno a vite differenti, tradizioni mai dimenticate, credenze popolari, il tutto condito da episodi, in parte esilaranti, paragonabili a immagini di un film che riflette il vissuto di molti.