Publisher's Synopsis
Essere genitori sufficientemente capaci è possibile a tutti? E limitare gli errori educativi? Per diventare genitori non si segue un corso, non si consegue un patentino, non ci sono ricette universali. Sarebbe bello avere qualcuno di credibile e autorevole che ci spieghi come comportarci coi figli: ma chi? Un sacerdote? Di solito non hanno figli! Un pediatra? Non possiamo ridurre tutto a patologia! Uno psicologo? Già secondo il loro punto di vista gli errori più gravi sono solo delle madri! Un educatore? Ma se non sono nemmeno laureati! Un professore? Terribili! Arroganti e di fatto sanno solo la teoria! Una rivista? Certo ma chi scrive nelle rubriche? Giornalisti? Attrici? Personaggi famosi, gente che non ha una vita, o peggio che ha fallito la sua vita e si permette di dispensare consigli agli altri. Un'assistente sociale? Vorrebbero famiglie tutte standard, o piuttosto coi figli affidati alle strutture! E sì, non è facile accettare consigli in tema di educazione, molti si sentono in diritto di dispensarne in grande quantità, in virtù della considerazione che tutti siamo figli e quindi un tempo oggetti di tentativo educativo. Viviamo in una società che si trasforma, e mettere in discussione metodi e regole, finora ritenute validi, e trovare insieme un percorso nuovo più attuale è un obiettivo desiderabile. Le famiglie cambiano, le persone muoiono ma i semi degli insegnamenti che abbiamo gettato daranno frutti abbondanti ed inaspettati. Vogliamo crescere persone che si trastullino lasciandosi trasportare dalle mode? Persone fragili condizionabili dalle cattive compagnie? Non desideriamo piuttosto coltivare persone vere, forti e critiche, autonome, capaci di prendere decisioni e di fare scelte responsabili? Non è questo l'obiettivo di essere genitori o educatori? E per chi non ha figli? Anche essere zii, nonni o insegnanti ci rende educatori. Il compito educativo sollecita anche chi è zio, nonno, cugino, baby-sitter, amico, insegnante, sacerdote, suora, mentore...oserei dire che chiunque si rapporti anche solo per poco ai più piccoli, o a persone in crescita ha questo dovere, i bimbi ci guardano ci imitano, assorbono come spugne. È una grande responsabilità quella educativa che come adulti noi tutti abbiamo indipendentemente dall'essere o no genitori. Le incongruenze e le dissonanze educative sono facilmente percepibili ad un valutatore esterno, ma dal di dentro, per chi è nella relazione, non è altrettanto semplice, e d'altra parte quando un consiglio è non richiesto difficilmente è accolto. La mia famiglia vista dall'esterno, a quanto pare, può sembrare uno sfacelo. In tempi diversi suoceri e vicini di casa, amici e parenti, suore e sacerdoti, si sono sentiti a turno in dovere di dispensare abbondanti e pungenti consigli mai richiesti. Da qui l'esigenza di trattare in modo scientifico gli stili educativi genitoriali, l'importanza dei rapporti tra i membri della famiglia, e dati i tempi correnti, dei tipi di famiglie esistenti.